Fino ad oggi abbiamo visto come si poteva guadagnare installando un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, oggi vogliamo concentrare la nostra attenzione sui pannelli solari termici (anche solar cooling per raffreddamento), collettori solari e pompe di calore a gas o elettriche, caldaie a biomassa, termocamini. Ovvero, guadagnare non producendo elettricità, ma in questo caso calore.
Si chiama Conto Termico il procedimento che ci consente di incassare soldi erogati dal Gse, diciamo che è il gemello del vecchio Conto Energia che è rimasto in vigore fino a luglio del 2013, dedicato però al fotovoltaico.
Innanzitutto vediamo quali sono le norme che regolano il CONTO_TERMICO (decreto ministeriale del 16 febbraio 2016). Ci sono a disposizione per i privati 700 milioni di euro e 200 milioni per le pubbliche amministrazioni, c’è quindi ancora ampio spazio per usufruire degli incentivi.
L’esempio più facile è quello relativo all’ installazione di collettori solari termici per la produzione di acqua calda. In questo caso l’ incentivo corrisposto dal GSE per 4 mq di collettore è di 680 euro erogate in due rate annuali.
Per la sostituzione di stufa a legna con una a pellet da 10 kW ci sono :
• 2 rate annuali da 524 euro – zona E (es. Torino)
• 2 rate annuali da 431 euro – zona D (es. Roma)
• 2 rate annuali da euro – zona C (es. Bari)
Per accedere agli incentivi del Conto Termico, sia privati, enti o condomini, bisogna utilizzare questa modulistica del portale del Gse e fare il download della risorsa richiesta.
La richiesta di accesso al CONTO TERMICO deve essere effettuata tassativamente entro 60 giorni dalla data di fine installazione dell’ impianto, che non può superare i 90 giorni dalla data di effettuazione dell’ultimo pagamento.